Divisione di Endocrinologia e Malattie Metaboliche
Istituto Auxologico Italiano IRCCS, Milano
Prof. Laura Fugazzola | Dott. Simone De Leo | |
Dr.ssa Guia Vannucchi | Dr.ssa Valentina Cirello | |
Dr.ssa Irene Campi | Dr.ssa Marina Muzza | |
Dr.ssa Carla Colombo | Dr.ssa Maria Carla Proverbio |
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La tiroide (18-25 g) è situata nella regione anteriore del collo a livello del 2° e 3° anello tracheale ed è costituita da due lobi connessi da un istmo.
La tiroide è la ghiandola endocrina in grado di sintetizzare e secernere gli ormoni tiroidei (tiroxina, T4 e triiodotironina, T3). L’apporto di quantità adeguate di iodio (circa 100-150 mcg/die) rappresenta un requisito essenziale per la normale sintesi di ormone tiroideo. Lo iodio (link sul sale iodato) è un elemento raro ed è presente negli alimenti e nelle acque in quantità che riflettono il tenore iodico dell’ambiente.
Lo spettro di azioni svolte dagli ormoni tiroidei è estremamente ampio. Non vi è organo o tessuto la cui funzione non venga influenzata dagli ormoni tiroidei. Essi sono, infatti, i principali regolatori del metabolismo cellulare e modulano numerosi di processi quali la sintesi e l’attività di enzimi, la sintesi e il metabolismo di altri ormoni e l’utilizzazione di substrati, vitamine e minerali.
Patologia nodulare: i noduli tiroidei sono estremamente frequenti, soprattutto nel sesso femminile, con un rapporto F/M di 4:1. Nei paesi con apporto iodico adeguato la nodularità tiroidea è presente in circa il 5% della popolazione generale, mentre la sua prevalenza è superiore nelle aree di carenza iodica. La grande maggioranza dei noduli tiroidei è di natura benigna, mentre le neoplasie maligne sono rare, con un’incidenza che si aggira intorno a 4/100.000 abitanti/anno.
Patologie autoimmuni: sono rappresentate dalla tiroidite cronica di Hashimoto e della malattia di Graves' Basedow. La tiroidite di Hashimoto è una malattia autoimmune organo-specifica a probabile base genetica che predilige la media età con una frequenza maggiore nel sesso femminile. E' caratterizzata dalla presenza in circolo di autoanticorpi anti-TPO e anti-Tg. Rappresenta una causa frequente di gozzo nei giovani e probabilmente è la causa più frequente di ipotiroidismo dell’adulto. La malattia di Graves-Basedow rappresenta la causa più frequente di ipertiroidismo, comprende tireotossicosi e quasi costantemente gozzo, cui possono accompagnarsi con variabile frequenza orbitopatia (orbitopatia basedowiana) e dermopatia (mixedema pretibiale). L’incidenza del morbo di Basedow è attorno all’1-2 casi per 1000 abitanti per anno, la prevalenza di circa 2,5-3%. La malattia colpisce più frequentemente il sesso femminile (rapporto F/M: 5-10:1) nella 3a e 4a decade di vita.